Pietra di bosco dipinta ad acrilico, basamento in ferro battuto, cm 60x41x20 anno 2024
Ho trovato questa pietra lungo un sentiero nel bosco, domenica 1° ottobre 2023.
Ne ho notato le dimensioni considerevoli e la superficie ruvida. Non era interrata, era appoggiata da un lato, come se fosse rotolata dall’argine superiore che sovrasta il percorso che si addentra nel castagneto.
Mi sono fermata ad osservarne tutti i lati e mi sono seduta vicino a lei, in attesa che qualcosa arrivasse sottoforma di un’intuizione o di un dialogo silenzioso, che si attiva spesso tra me e le pietre che nascondono un personaggio al loro interno, che sia animale o uomo.
C’era traccia di un viso che a volte vedevo per poi perderne traccia dopo poco.
Ascoltando cosa arrivava ho avuto l’impressione che quella pietra mi prendesse in giro, facesse un po’ la furba con me.
Un po’ come se avesse tante cose da dirmi ma mi tenesse sulla corda, facendo appunto la finta tonta.
Questo pensiero è arrivato come un fulmine e mi ha ricordato appunto un personaggio di quell’attore/artista eclettico che è Johnny Depp, al quale qualche anno prima avevo dedicato un’opera in omaggio al Capitan Jack Sparrow.
Guardandola alla luce di questa intuizione, la pietra, adagiata sul sentiero, mi suggeriva che, al suo interno, custodiva il personaggio di “Tonto”, l’indiano Comanche che recita la parte di un nativo semplice e ingenuo, fama che lui stesso si preoccupa di mantenere attiva, fingendo di dar da mangiare al corvo impagliato che porta sulla testa.
Tonto in realtà nasconde caratteristiche e doti sciamaniche.
Ricevuta questa intuizione, è stato come se avessimo concluso un accordo molto soddisfacente tra me e la pietra che “nascondeva” Tonto.
Tutte le sue caratteristiche morfologiche, i tagli, gli avvallamenti e le protrusioni hanno trovato il loro posto come per incanto.
È stato un momento molto emozionante, avevamo trovato un contratto che soddisfaceva entrambi.
Ho caricato la pietra e l’ho portata a casa.
Il giorno stesso l’ho lavata ed iniziata immediatamente.
Non avrei potuto fare altrimenti, ero in uno stato di eccitazione creativa che non avevo alcuna intenzione di sedare per procrastinare l’incipit ad altra data.
Ho lavorato fino a notte inoltrata, fino a quando non sono stata soddisfatta del primo bozzetto in cui ho ritrovato i tratti del viso e le masse dedicate al copricapo completo del corvo impagliato a becco spalancato.
Ho lavorato sulla pietra per molto tempo portandone alla luce le caratteristiche del viso e dello sguardo che sembra “truce “ma non lo è.
L’opera è stata ultimata il 9 Maggio 2024 ed esposta per la prima volta alla Galleria Sartori a Mantova.
Ho avuto molti feedback positivi rispetto a “Tonto”, la caratteristica che più attira le persone è proprio il suo sguardo, nel quale ognuno vede o “sente” qualcosa di diverso, un messaggio personalizzato per ogni osservatore.
“E’ come se mi parlasse con gli occhi”.
Dare vita a “Creature di Pietra”, rispettando accuratamente la morfologia della materia prima, senza modificarla in alcun modo, è come dipingere con l’aiuto della Natura che ha plasmato e preparato quel “sasso” o quella “roccia” perché rivelasse attraverso la mia arte ciò che custodiva da anni.
Edda Caselli – Pittoscultrice – www.creaturedipietra.it
